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Emanuela Stievano è nata a Venezia nel 1961
Da quando legge il suo primo romanzo “Bonjour Tristesse” di Françoise Sagan, la sua passione per i romanzi non si è più interrotta. Verso il finire degli anni novanta del secolo scorso, si dedica alla scrittura. Il risultato è una serie di brevi racconti che la appassionano così tanto, da provare a iscriversi a un concorso letterario. Il racconto: “Una cena quasi perfetta” arriva tra i finalisti e successivamente viene inserito nel suo primo libro: “Castelli di sabbia – racconti brevi” pubblicato nel 2003 da Montedit nella collana “le schegge d’oro”. Dopo alcuni anni e un numero considerevole di racconti, decide di iniziare un nuovo progetto: un romanzo che dia risalto e faccia conoscere un’altra sua grande passione: il mondo degli aquiloni acrobatici, così nel 2015 esce, pubblicato da Youcanprint: “Io Volo” un must per tutti gli appassionati e non. Da allora i romanzi sono diventati sei, più un libro di fiabe. Altre bozze sono in lavorazione. Il suo motto è: “L’immaginazione è il mio film preferito”
INTERVISTA
Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice/scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura?
La passione per la scrittura l’ho scoperta un po’ per caso più di venticinque anni fa. Una persona a me cara, mi incoraggiò a provarci e io accettai il suo consiglio. Non avrei mai immaginato che dalla mia mente uscissero fuori personaggi e intrecci di trame, ma più andavo avanti, più storie inventavo, così eccomi qua con al mio attivo un libro di racconti, uno di fiabe per bambini e sei romanzi. Inoltre, non ho mai smesso di scrivere racconti che pubblico regolarmente una volta al mese sul mio sito.
Come riesce a costruire i suoi personaggi? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?
Io li definisco una sorta di magia perché mi avvalgo della mia sola immaginazione. Infatti, magicamente appariranno, come se una forza superiore li avesse fatti arrivare fino a me manifestandosi in tutta la loro essenza. Si materializzano ognuno con la propria personalità. Sono loro a indicarmi la strada da percorrere. Mi prendono per mano e mi accompagnano attraverso situazioni che loro sono disposti ad affrontare senza tirarsi indietro. Durante la stesura del libro, i miei personaggi sono con me e io imparo a conoscerli, come fossero reali. E’ una crescita continua che non termina con la fine del romanzo. Arianna, colei che ha dato vita a “Io Volo”, il mio primo romanzo, ha più di dieci anni di vita, ma per me sarà sempre quella ragazza entusiasta nel fotografare due aquiloni in volo. Com’è arrivata Arianna? Non saprei, né potrei rispondere riguardo ai molti altri che si sono susseguiti prima e dopo di lei. Forse, inconsapevolmente, sono io a cercarli. Qualunque sia il modo in cui arrivano a me, non c’è dubbio che sia assolutamente incredibile e fantastico incontrarli, ed è un privilegio farmi guidare da loro.
Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?
Ricordo due titoli in particolare: Bonjour tristesse di Françoise Sagan e Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani che vorrei rileggere dopo molto tempo. Nel corso degli anni ho letto molti libri soprattutto di autori stranieri. Non penso di essere stata influenzata in qualche modo dal loro modo di scrivere, ma più il libro era coinvolgente, più cresceva in me la voglia di riprendere a scrivere. Una buona lettura trasporta la mente in un mondo fantastico, ma altrettanto capita a chi il libro lo scrive. E’ un processo meraviglioso per il corpo e la mente.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Ci sono diverse cose nella mia agenda per i prossimi mesi. Ho due romanzi già terminati che spero di pubblicare quanto prima. Il filone è sempre quello contemporaneo a carattere psicologico. Come in ogni storia che si rispetti, anche in questi due romanzi, le situazioni possono ribaltarsi. Cambia solo il modo come questo accade. Attualmente sto scrivendo un nuovo romanzo. La sua peculiarità sta nell’essere frutto di un sogno che ho fatto tempo fa. La mattina appena sveglia, ho subito trascritto una traccia abbastanza dettagliata. Ahimè… il sogno non mi rivelava il finale, quello lo scoprirò strada facendo. Inoltre, ogni mese pubblico un nuovo racconto sui miei canali social e sul mio sito.
Insomma, fin tanto che le idee mi assisteranno, continuerò a trascriverle trasformandole in storie per tutti quelli che avranno il desiderio di leggerle.
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