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Paolo Franco, nasce a Locri (RC) il 28/01/1995, vive a Gerace (RC) sino all’età di 20 anni prima di trasferirsi a Roma dove studia presso l’Università di Tor Vergata, laureandosi in Infermieristica nel 2019 e dando inizio alla scrittura del suo primo romanzo “Un giorno in più”, pubblicato l’anno dopo. Nel 2020 viene assunto dall’AULSS4 Veneto Orientale, lavorando come infermiere in terapia intensiva covid, combattendo in prima linea l’ineluttabile virus. Furono due anni molto intensi quelli al Nord, cruciati dalla triste ma rinvigorente esperienza della Pandemia. Nonostante i vari tumulti riesce a conseguire anche la laurea Magistrale in Scienze infermieristiche. Nel 2022 riesce a ritornare nella sua Calabria, lavorando prima nella nota località turistica di Praia a Mare, che lo vide ispirato per la realizzazione del suo nuovo romanzo “The Garage man”. Attualmente lavora presso l’ospedale di Paola, con il fine di avvicinarsi sempre di più alla sua amata Gerace.  

Nonostante il suo orientamento scolastico non fosse prettamente umanistico, essendosi diplomato come Perito Elettrotecnico, sin da bambino ha avuto la propensione per la letteratura e per la poesia, tant’è che le insegnanti di lettere hanno avuto sempre per lui un occhio di riguardo.  

Frequentando la scuola secondaria di primo grado è stato spesso esortato dalla sua insegnante a continuare gli studi iscrivendosi al liceo classico, in modo tale da coltivare a pieno le sue chiare attitudini, ma poi l’ancora bambino Paolo ha optato per quella che, ai tempi d’oggi, poteva sembrare la soluzione più concreta.  

La professione d’infermiere ha contribuito a formarlo come persona, a fargli vivere delle esperienze importantissime, oltre che delle sensazioni che si porterà per tutta la vita.  

D’altronde il cruccio della sua scrittura sono le esperienze, l’introspezione della persona che le vive e che rende irripetibili certi momenti.  

La famiglia, gli amici, oltre che alcuni docenti in particolare, hanno contribuito ad alimentare questo suo sogno di scrivere un libro, indirizzandolo, incrementandone l’autostima e affinandolo nella sua attitudine.  

INTERVISTA

Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice/scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura? 

La passione per la scrittura é stata per me innata, dato che già da bambino iniziavo ad abbozzare delle poesie che rispecchiavano i miei pensieri e le mie sensazioni. Iniziando a fare questo ho capito che scrivere mi permetteva di rilassarmi, facendomi stare bene, estraniandomi dalla routine quotidiana. Per questo motivi ho continuato a farlo tutt’ora.

Come riesce a costruire i suoi personaggi? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?

I personaggi dei miei libri derivano da un mix di cose: la mia immaginazione, il sentito dire, fatti di cronaca e l’amalgamarsi di tutti questi ingredienti porta a una ricetta autentica. 

Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?

“La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, mi ha trasmesso l’interesse per l’analisi profonda della psiche umana, nonché per la descrizione dei personaggi attraverso un’indagine introspettiva.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Sono già a lavoro per un terzo libro, che dovrebbe assumere le caratteristiche di un genere fiction con tratti romantici e comici/grotteschi.

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Di Admin