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Ilaria-Rita Bianconi, nata nel 1986, a Cagli (Pesaro Urbino) e cresciuta in una frazione chiamata Acquaviva. Attualmente vive a Rimini. Dopo molti mesi che è stata mamma a tempo pieno di una splendida bimba, ha ripreso a lavorare con dei lavori a chiamata che le occupano molto tempo. Ama la natura, gli animali, ricamare a punto croce anche se attualmente ha limitato molto il tempo dedicato a quest’attività, quando può esegue pure lavoretti a maglia (piccoli cappelli o sciarpe per la propria bambina), scrivere poesie che vorrebbe trasformare in canzoni. Fra i sogni nel cassetto, c’è sempre stato quello di pubblicare un romanzo, che arrivi al cuore dei lettori e che le permetta di ottenere un contratto, oltreche le dia l’opportunità di continuare a auto pubblicarsi e auto promuoversi. Ha un carattere abbastanza testardo e spesso diffidente anche se non lo fa mai notare.
INTERVISTA
Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice/scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura?
Fin da piccola ho avuto molta fantasia, alle scuole medie scrivevo pensieri e poesie, poi una volta diventata mamma ho tentato con il romanzo e i racconti per testare qualcosa di nuovo.
Come riesce a costruire i suoi personaggi? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?
Per il romano mi ispiro alla realtà, per i racconti dipende da cosa decido di raccontare.
Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?
A me piacevano tanto:”Le favole di Esopo” ancora ora le leggo a mia figlia. Un’altro romanzo per ragazzi è stato:”Il deserto può fiorire” scritto da un professore di Italiano e diffuso nelle scuole come testo per le vacanze se ricordo bene.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Se mi sblocco con la scrittura vorrei creare un multigenere. Così da poter accontentare tutti e finire il seguito del romanzo iniziato tanto tempo fa…
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