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Maria Franzè è nata in Calabria, a Vibo Valentia. Attualmente vive a Roma, dove si è laureata in Lettere presso L’Università “La Sapienza”. Lavora nell’editoria dal 2000. Ha collaborato con varie riviste online. Ha scritto e pubblicato libri di narrativa, racconti, poesie, fiabe, recensioni letterarie e articoli di attualità. Le sue ultime pubblicazioni sono Giugno bruciava (LFA editore 2023) Conto senza resa (Morphema editore 2023), Ritmo binario (Amarganta edizioni 2023), Era Elia (Pav edizioni 2022), Anita (Masciulli edizioni 2021), Qualcosa di noi (Masciulli edizioni 2019), e Le donne, i bambini e la guerra (GM Press editore 2018), Il risveglio (2009). Conduce laboratori di scrittura creativa per bambini, ragazzi e adulti.
INTERVISTA
Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice/scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura?
La scrittura è stata con me fin da quando, piccolissima, ho cominciato ad abitare il mondo delle storie, e anche dopo — da grande — quando è diventata ossigeno “per sopravvivere nel caos della vita”.
Come riesce a costruire i suoi personaggi? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?
Mi faccio ispirare dalla realtà, perché I personaggi di una storia devono essere credibili e vivi come le persone vere. Esseri umani con i quali potersi identificare. Le storie che racconto sono frutto della mia immaginazione.
Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?
Sì, tra tutti mi piace ricordare “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi letto a tredici anni. Ricco di suggestioni e altamente informativo, ha segnato il mio amore per i libri. La lettura è la mia passione principale e tutti gli scrittori (da Dostoevskij e Saffo a Manganelli e McEwan)che ho letto hanno foggiato sicuramente la mia scrittura.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Terminare il romanzo che sto scrivendo.
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