ACCEDI ALLA SCHEDA BOOK FAIR 2024

Nicole Fiameni, poetessa e musicista, nasce il 18 Maggio 1996 nel milanese.Nel 2016 pubblica una prima edizione di “Cortometraggio – Digressioni Poetiche”, libro a tematiche pagane e ambientaliste.

Nel 2019 torna con due raccolte di prosa e poesia gotica, “Il Naufragio del Colore” e “Il Teatro delle Lune Nere”. che trattano i temi del viaggio naturalistico, introspettivo e spirituale.

A Luglio 2020, finisce di scrivere “L’Oceano in Trappola”, romanzo poetico dedicato al suo maestro di Shaolin e in cui immette vari studi sulla cultura orientale antica.

A Dicembre 2023 rilascia “Il Silenzio del Cigno”.

INTERVISTA

Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice/scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura?

Fin da piccola ho sempre avuto una fervida immaginazione e un’inclinazione per la scrittura: amavo inventare storie, creare personaggi ed esprimermi tramite un diario. Leggere e scrivere era un modo per viaggiare, una curiosità, una continua esplorazione di altri mondi dove la fantasia poteva avere la meglio su qualunque cosa.

Col tempo la scrittura è diventata un rifugio, un’occasione di dolce fuga da una realtà spesso non idilliaca; durante l’adolescenza la poesia è stata una roccia a cui aggrapparmi con tutte le mie forze, per sopravvivere alle prime delusioni e al bullismo.

La creatività è passata dunque dall’essere una passione all’essere un’esigenza quando alcune situazioni personali si sono complicate: ho avuto il bisogno viscerale di trasformare il mio dolore in riflessioni produttive, di curare le mie cicatrici e provare a tramutare me stessa con un lavoro di introspezione.

Proiettarmi verso la bellezza dell’arte mi ha dato coraggio e speranza, mi ha aiutato a riflettere e a elaborare le mie emozioni in maniera costruttiva per affrontare le onde del destino.

La scrittura per me è un istinto e una medicina per guarire ed esprimere sempre la mia libertà.

Ciò che mi spinge a dedicarmi ancora a questa passione è la voglia e la necessità di aiutare altre persone a trovare forza, fiducia, consolazione e meraviglia anche nelle difficoltà della vita.

Come riesce a costruire la sua poesia? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?

Per la maggior parte i miei scritti vengono dalla mia esperienza o dalle mie riflessioni sulla realtà che viviamo tutti i giorni.

Io ho sempre cercato la poesia sia nelle emozioni vissute intensamente sia nei momenti più brevi che quasi paiono sfuggire. Per me non c’è un momento più o meno adatto alla poesia: ogni istante o luogo può essere occasione per scrivere, e di recente cerco di soffermarmi anche sulle piccole cose, di trovare la bellezza anche in ciò che passa in secondo piano.

In passato ho scritto molto riguardo il nostro rapporto con il pianeta e la madre terra, riguardo il legame che si sta perdendo tra gli umani e il divino: ho parlato di spiritualità e ambiente rendendo protagonista delle mie opere anche il lettore. Perciò tante mie poesie non narravano solo di me, ma raccontavano storie inventate di cui tutti potessero essere partecipi; le mie parole dovevano creare una sorta di connessione fra me e gli altri.

Negli ultimi anni invece i miei versi si sono fatti più introspettivi, poiché nati dall’esigenza di mettere un punto su alcune questioni difficili. Ho usato la scrittura per riordinare i miei pensieri e per sviluppare una crescita interiore, per riflettere sulla mia vita e sul mio dolore in modo da poter voltare pagina e guardare a un futuro migliore.

Anche se la protagonista delle mie strofe ora sono io col mio vissuto e i miei sogni, ho lasciato nella mia nuova raccolta vari messaggi per il lettore o la lettrice che eventualmente si trova in una situazione spinosa, in modo che sappia di non essere solo o sola e che una guarigione è possibile.

Quindi se in principio ho giocato molto di fantasia col fine di sensibilizzare su tematiche importanti, col tempo mi sono spostata su testi intimi e personali, per rivelare me stessa senza più timore.

Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?

Sono sempre stata una divoratrice di libri da quando ero piccola. Tra i miei primissimi libri preferiti c’erano “Il Fantasma di Canterville” e “Il Fantasma dell’Opera”, che ho letto più volte e che mi hanno spinto a inventare storie e fumetti.

All’inizio leggevo spesso libri fantasy, ma con l’adolescenza mi sono avvicinata ai grandi classici (in particolare alle opere di Oscar Wilde, Jane Austen, Shakespeare) e poco più tardi ai poeti romantici e decadentisti, tra i quali voglio citare Arthur Rimbaud, John Keats ed Edgar Allan Poe.

Sicuramente “Una Stagione all’Inferno” e “Le Illuminazioni” di Rimbaud sono state le opere che più hanno influenzato il mio stile di scrittura, ma non posso non menzionare anche “Il Folle” di Khalil Gibran, i racconti di Poe, il simbolismo di Renée Vivien, le atmosfere create da Emily Brontë in “Cime Tempestose” e i monologhi interiori nei romanzi di Virginia Woolf.

Di recente, mi sto ispirando anche alla poesia confessionale di Sylvia Plath.

Quali sono i suoi progetti futuri?

In futuro spero di combinare la poesia alla musica acustica per fare più eventi dal vivo e interagire col mio pubblico di persona.

Continuerò a impegnarmi molto sui social per la diffusione dei miei testi e per allargare la mia cerchia di conoscenze e di lettori, grazie anche a collaborazioni frequenti con altri utenti, blogger e recensori.

Ora sto svolgendo il ruolo di regista e sceneggiatrice per dei progetti teatrali tratti da mie tragicommedie poetiche a tematiche ambientaliste. L’obiettivo è quello di arrivare nelle scuole e di educare i giovani a una maggiore consapevolezza, per un futuro migliore, oltre a farli appassionare all’arte e alla poesia.

Voglio che la mia poesia sia dinamica e flessibile, che si muova tra più ambiti e si adatti a diverse situazioni, intrecciandosi a più arti. E spero davvero che la strada del teatro possa aiutarmi a crescere come scrittrice e poetessa, in modo che questo diventi il mio lavoro principale.

Ho in cantiere anche una serie di racconti brevi e un mio vecchio romanzo gotico a cui vorrei dedicarmi quest’estate.

Inoltre, appena avrò del tempo vorrei frequentare più circoli poetici e sessioni di slam poetry per farmi conoscere, e infine ho l’intenzione di partecipare a nuovi concorsi, forse a qualche fiera.

ACCEDI ALLA SCHEDA BOOK FAIR 2024

Di Admin