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Federica Giuliano, nata nel 1996 a Monfalcone, in Friuli-Venezia Giulia. È appassionata di economia, libri e gatti. Consegue la laurea magistrale in consulenza aziendale a luglio del 2020 e comincia il suo percorso professionale presso la Deloitte & Touche S.p.A. Durante gli studi, scrive e pubblica il suo primo romanzo: Il velo d’Ambra, pubblicato con Brè Edizioni nel 2019. Il suo obiettivo è quello di conciliare il lavoro con la sua più grande passione: la scrittura.
INTERVISTA
Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittrice/scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura?
Sin da bambina ho sempre amato leggere, ho scoperto la passione per la scrittura prendendo come spunto i testi per bambini che leggevo in autonomia prima di addormentarmi, li modificavo, ne cambiavo il finale seguendo l’immaginazione. Scrivevo anche un diario personale, era il mio sfogo. Ho capito che la scrittura era il modo migliore di dare sfogo alle mie emozioni ed esorcizzare le mie paure, la rabbia, il malessere. Scrivere mi faceva stare bene e lo fa tutt’ora. Il mio cervello viaggia a una velocità che non sempre riesco a controllare e spesso le emozioni si accumulano e diventano difficili da gestire, la scrittura mi aiuta a creare un ordine interiore.
Come riesce a costruire i suoi personaggi? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?
Come dicevo, scrivere mi aiuta a mettere ordine nella testa, quindi solitamente estrapolo dai miei ricordi dei dettagli e li utilizzo per dare forma ai personaggi. Qualcosa è frutto di immaginazione, ma anche in questo caso il risultato finale comprende ingredienti di vita vissuta o desideri sopiti, aspettative disattese. Provate a immaginare quante volte siete stati delusi dalle persone che vi circondano o che hanno fatto parte della vostra vita in passato, immaginate di poter trasformare i loro caratteri (a alcuni aspetti di essi) a vostro piacimento. Alcuni dei miei personaggi nascono proprio dal disperato tentativo di soddisfare le aspettative che nutrivo per qualcuno.
Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?
Il primo libro che ho letto è Barbablù, mi terrorizzava e affascinava allo stesso tempo. Sicuramente ha influenzato il mio processo creativo, ogni volta che scrivo ripenso a quel libro, a come i dettagli si fossero insinuati nella mia mente creando un ricordo così forte da rimanere vivido per anni. Vorrei che i miei libri potessero lasciare un segno altrettanto indelebile nei lettori.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Attualmente mi sto concentrando sulla carriera da revisore contabile. In futuro mi piacerebbe riuscire a trovare un equilibrio tra lavoro e scrittura, riuscendo a dedicarmi a nuovi progetti anche ibridi tra queste mie due grandi passioni.
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