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Luca Viozzi nasce ad Ascoli Piceno i l 1marzo 1984. Laureato in Ingegneria, oggi è docente di Tecnologi e
dell’informazione e della comunicazione e presidente dell’Associazione Culturale Allenamente di Petritoli. Il nonno era commissario di polizia a San Benedetto del Tronto e il romanzo è ispirato a un fatto realmente accaduto.
INTERVISTA
Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittore e come ha scoperto la sua passione per la scrittura?
La passione per la scrittura ha radici profonde. Mia mamma era insegnante di italiano e fin da bambino mi ha sempre spronato prima a leggere e poi anche a scrivere. Ero un bambino turbolento ma ero affascinato da alcuni tipi di generi letterari che sono gli stessi che oggi racconto. Sono anni che mia mamma non c’è più. Ora è in cielo. Sono sicuro questo libro piacerebbe anche a lei.
Come riesce a costruire i suoi personaggi? Si ispira a fatti realmente accaduti o è tutto frutto della sua mente?
Prendo sempre spunto da fatti e personaggi veri, realmente esistiti o comunque molto simili alla realtà. Ne ho bisogno per poter dare loro maggiore forza. Alcune volte la realtà supera la fantasia.
Ricorda i primi libri che ha letto? C’è un libro o un autore in particolare che l’ha influenzata nel suo processo creativo?
Da piccolo, a casa, avevo un libreria modesta con i classici romanzi che erano di mia madre: Piccolo donne, il libro Cuore, Piccole donne crescono… tra questi libri ce ne era uno diverso dagli altri che si intitolava I milanesi ammazzano al sabato. L’avrò letto centinaia di volte. Era il libro più trasgressivo che avevo. Tra i Promessi sposi e Il piccolo principe c’era questo giallo. Non so se è stato il primo libro ma sicuramente quello più letto.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Adesso Delitto sotto le torri 2 – Il terzo segreto è il mio lavoro più importante e sto andando in giro per l’Italia a presentarlo e sono felice. Cosa succederà dopo? Chi può dirlo! Però mi piacerebbe continuare con la saga e far vivere al commissario Salviati altre avventure. Qualche idea in testa ce l’ho già…
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